Qivalis, la stablecoin europea che nessuno ha chiesto (ma che 10 banche hanno lanciato lo stesso)

Con l’euro digitale in arrivo e zero chiarezza sulle riserve, Qivalis sembra più un gesto difensivo degli istituti bancari europei che un progetto di utilità reale. Il tempo dirà se diventerà infrastruttura o soprammobile fintech. 💶

Qivalis, la stablecoin europea che nessuno ha chiesto (ma che 10 banche hanno lanciato lo stesso)
Photo by CoinWire Japan / Unsplash

L’Europa vuole finalmente una stablecoin. O forse due. O forse non ha ancora deciso.

Nel grande teatro delle valute digitali, l’Europa sembra aver trovato un nuovo personaggio: si chiama Qivalis, è la prima stablecoin in euro lanciata da un consorzio di dieci banche, e promette — teoricamente — stabilità, innovazione e centralità dell’Eurozona nella finanza digitale.

Peccato che, per ora, la sensazione sia un’altra: una moneta digitale che arriva prima ancora che sia chiaro a cosa serva.

E soprattutto: in che rapporto vivrà col futuro euro digitale della BCE?


Ma perché una stablecoin in euro, quando sta arrivando l’euro digitale?

Ottima domanda.
L’euro digitale della BCE sarà:

  • pubblico
  • garantito dalla banca centrale
  • regolato come una valuta
  • integrato nel sistema dei pagamenti dell’UE

Qivalis invece sarà:

  • privata
  • emessa da un consorzio bancario
  • ancorata all’euro
  • garantita… da chi, esattamente?

Quando nacquero USDC e USDT, la logica era semplice: serviva un “dollaro digitale” per usare crypto e DeFi senza volatilità.
Ma nell’area euro questa esigenza non era così pressante: abbiamo banche ultra-regolate, sistemi come SEPA Instant, e un euro digitale in arrivo.

Quindi Qivalis dove si colloca?
Non nella DeFi selvaggia — le banche non vogliono starci.
Non nei micropagamenti retail — arriverà l’euro digitale.
Non negli stablecoin globali — troppo tardi e troppo regolata.

La verità è che la nuova stablecoin sembra rispondere più a un esigenza difensiva che a un bisogno di mercato:
evitare che USDC e USDT diventino le monete digitali dominanti anche in Europa.

In pratica: “Se non lo facciamo noi, lo faranno gli americani.”


La grande domanda: chi garantirà la stabilità di Qivalis?

E qui il mistero si infittisce.

Una stablecoin dovrebbe avere:

  1. riserva chiara (cash, titoli di stato, collaterale)
  2. audit indipendenti
  3. regole trasparenti sugli attivi

Ma al momento non è chiaro:

  • quali riserve useranno le banche;
  • come sarà strutturata la segregazione patrimoniale;
  • chi certificherà la piena copertura;
  • chi interverrà se, per caso, qualcosa dovesse “scricchiolare”.

È affascinante vedere dieci grandi istituzioni lanciare una moneta digitale che si definisce “stable”… senza ancora spiegare esattamente perché dovrebbe esserlo.

Forse proprio per questo, più che una stablecoin, Qivalis sembra una “bankcoin”: un tentativo di non lasciare che l’innovazione crypto sia monopolizzata dalle Big Tech o dalle stablecoin americane.


La sensazione diffusa: un progetto che corre, ma che non sa ancora verso cosa

Il concetto è chiaro:

“Non possiamo aspettare la BCE: dobbiamo sperimentare ora.”

Giusto.
Ma sperimentare cosa?

  • Pagamenti istantanei? Già ci sono.
  • Rimesse transfrontaliere? I circuiti bancari europei funzionano già bene.
  • Uso in e-commerce e app? Qui serve integrazione capillare, non una nuova moneta digitale.
  • DeFi regolata? Sarebbe interessante, ma non sembra questo l’obiettivo.

Il rischio è creare un sistema parallelo che vive in un limbo: troppo bancario per la crypto-economy, troppo crypto per la banca tradizionale.


Perché (forse) Qivalis ha senso comunque

Tolti i dubbi, ecco le possibili ragioni reali — quelle che non si scrivono nelle note stampa:

1️⃣ Le banche non vogliono che l’euro digitale le estrometta

Un euro digitale della BCE potrebbe eliminare intermediari nell’accesso alla moneta. Con Qivalis, invece, il ruolo delle banche rimane centrale.

2️⃣ Serve un framework prima dell’euro digitale

Un “banco-stablecoin” può essere un laboratorio per capire norme, sicurezza, infrastrutture. Meglio fare errori ora che quando l’euro digitale sarà operativo.

3️⃣ L’Europa ha bisogno di una stablecoin “di casa”

Al momento, la quasi totalità degli scambi crypto è denominata in USDT e USDC.
Tradotto: il dollaro governa anche la finanza digitale. Qivalis è un tentativo di correggere questo sbilanciamento.

4️⃣ Le banche vogliono presidiare la DeFi regolamentata

L’arrivo del regolamento MiCA apre la porta a stablecoin europee compliant.
Le banche vogliono esserci non come spettatrici, ma come architetti.


Conclusione: Qivalis è una stablecoin senza vocazione… in attesa di trovarne una

L’impressione è che Qivalis sia un progetto nato più per non perdere il treno che per rispondere a una domanda reale del mercato.

Però, attenzione:
anche altre grandi innovazioni finanziarie sono iniziate così — confuse, premature, poco definite.

Se Qivalis riuscirà a:

  • chiarire le riserve,
  • definire una governance trasparente,
  • trovare casi d’uso effettivi,

potrebbe diventare un pilastro di una finanza digitale “made in EU”.

Altrimenti rischia di essere ricordata come l’ennesima iniziativa europea lanciata “perché bisognava farlo”.

Digital euro
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