Italia in Crisi: 13,5 Milioni di Persone a Rischio Povertà mentre si discute di Spese Militari

📊🇮🇹 #PovertàInItalia: 13,5 milioni di persone a rischio nel 2024 💔 23,1% della popolazione vive in condizioni di vulnerabilità economica. 👨‍👩‍👧‍👦 42% delle famiglie con 3+ figli è a rischio esclusione sociale. 💣 Mentre si discute di spese militari, milioni di italiani lottano per sopravvivere.

Italia in Crisi: 13,5 Milioni di Persone a Rischio Povertà mentre si discute di Spese Militari
Photo by Max Böhme / Unsplash

Ieri, 26 marzo, l'Istat ha pubblicato il suo report sulle "Condizioni di vita e reddito delle famiglie, anni 2023 - 2024", che dipinge un quadro allarmante per l’Italia: nel 2024, il 23,1% della popolazione è a rischio povertà o esclusione sociale, con un aumento rispetto al 22,8% del 2023. Si tratta di 13,5 milioni di individui, un numero che supera la popolazione di intere regioni italiane. Di questi, 11 milioni vivono in famiglie con un reddito netto inferiore al 60% della mediana nazionale, mentre 4,6% (circa 2,7 milioni) affrontano una grave deprivazione materiale, incapaci di coprire spese essenziali come affitto, pasti o imprevisti

Condizioni di vita e reddito delle famiglie – Anni 2023-2024
Nel 2024 il 23,1% della popolazione è a rischio di povertà o esclusione sociale (22,8% nel 2023)

Un’Italia sempre più diseguale

La disuguaglianza economica è in crescita. Il rapporto S80/S20, che misura il divario tra il 20% più ricco e il 20% più povero, è passato da 5,3 nel 2022 a 5,5 nel 2023. Questo ampliamento del gap si riflette anche nel reddito familiare: nonostante un aumento nominale del 4,2% nel 2023, l’inflazione al 5,9% ha eroso il potere d’acquisto, portando a una perdita reale dell’1,6%

More Italians at risk of poverty, social exclusion in 2024: ISTAT
More Italians at risk of poverty, social exclusion in 2024: ISTAT-

Lavoratori poveri: il paradosso italiano

Avere un lavoro non garantisce più sicurezza economica. Nel 2024, il 10,3% degli occupati è a rischio povertà lavorativa, con picchi tra le donne (26,6%), i giovani sotto i 35 anni (29,5%) e i lavoratori stranieri (35,2%). Questo fenomeno è aggravato dalla stagnazione salariale: tra il 2013 e il 2022, i salari italiani sono cresciuti del 12%, la metà rispetto alla media UE del 23%.

EU takes snapshot of Italy with poor, precarious, and uneducated people. Flunks the Inclusion Allowance
Commission certifies Italy’s critical issues: too many atypical contracts, too many school dropouts, and too few college graduates. And the South continues to lag behind

Confronti internazionali: l’Italia arranca

Mentre altri Paesi industrializzati registrano miglioramenti, l’Italia sembra bloccata in una spirale negativa. In Germania, ad esempio, il tasso di povertà è sceso al 16,6% nel 2023, grazie a politiche di sostegno al reddito e all’occupazione. In Francia, il reddito medio è cresciuto del 3,5% in termini reali nello stesso periodo, contro il -1,6% italiano.

Povertà minorile: una generazione a rischio

I minori sono tra le categorie più colpite: il 13,8% vive in condizioni di povertà assoluta, con picchi del 42% nelle famiglie con tre o più figli. Questo significa che oltre 1,3 milioni di bambini e ragazzi rischiano di essere esclusi dall’istruzione, dalla salute e dalle opportunità di sviluppo economico.

Italy’s vulnerabilities, from the underground economy to the working poor, and the answers to be found in the development of quality industry - Fondazione Pirelli
Employment in Italy is growing, exceeding the ceiling of 24 million people with a job that is more or less stable, more or less in line with their needs and expectations. The unemployment rate is just 6.2%, the lowest it has been since at least 2009. All in all, the financial markets are not showing …

Proiezioni future: una crisi che non accenna a placarsi

Secondo le proiezioni dell’OECD, l’economia italiana crescerà solo dello 0,7% nel 2024 e dell’1,2% nel 2025, con un’inflazione che rimarrà alta (3,1% nel 2024 e 2,5% nel 2025). Questo scenario lascia poco spazio a miglioramenti significativi per le fasce più vulnerabili della popolazione.

Spese militari vs. lotta alla povertà

Mentre l’Italia affronta una crisi sociale senza precedenti, i leader europei discutono di aumentare le spese militari. Nel 2023, l’Italia ha destinato 35 miliardi di dollari alla difesa, una cifra che potrebbe essere utilizzata per politiche sociali ed economiche in grado di ridurre la povertà e sostenere le famiglie.

Italia - La spesa militare | 1949-2023 Dati | 2024-2025 Previsione
La spesa militare in Italia è aumentata a 35528,90 milioni di dollari USA nel 2023 rispetto ai 34691,90 milioni di dollari USA nel 2022. Valori correnti, dati storici, previsioni, statistiche, grafici e calendario economico - Italia - La spesa militare.

Conclusione: serve una svolta

I dati parlano chiaro: l’Italia è un Paese sempre più diseguale, con una povertà che colpisce soprattutto i più deboli. Mentre l’Europa discute di guerre e armamenti, è urgente che il governo italiano si concentri su misure concrete per sostenere le famiglie, migliorare l’occupazione e ridurre le disuguaglianze. La soluzione non è certo la giungla di (modesti) bonus e caotici "click day" attivati/modificati/cancellati negli ultimi anni. La povertà non è un destino ineluttabile, ma il risultato di scelte politiche.

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