Ho chiesto a 3 AI generative cosa pensano di .. me: ecco cosa ho scoperto.

Lusinghiere, quasi adulatrici oppure super neutrali e attente alla privacy. Ogni AI ha la sua personalità nell'esprimere il suo giudizio sugli Umani suoi utilizzatori!

Ho chiesto a 3 AI generative cosa pensano di .. me: ecco cosa ho scoperto.
Immagine generata da Midjourney.

In un'era dove l'Intelligenza Artificiale sta ridefinendo i confini della comunicazione digitale, ho deciso di condurre un esperimento tanto semplice quanto rivelatore: ho chiesto a tre diverse AI generative di analizzarmi. I risultati? Semplicemente sorprendenti, per eterogeneità dei feedback e più in generale per diversa attitudine al quesito.

L'esperimento

Come professionista tech sempre alla ricerca di nuove prospettive, ho pensato: perché non chiedere direttamente alle AI cosa pensano di me, basandosi sulle nostre interazioni? Ho coinvolto tre big player: ChatGPT, Perplexity e Claude 3.5 Sonnet di Anthropic. Le loro risposte hanno rivelato approcci sorprendentemente diversi all'analisi della personalità umana.

Le risposte: un confronto illuminante!

ChatGPT: l'analista intraprendente

ChatGPT si è lanciato in un'analisi approfondita e strutturata. Ecco la sua risposta:

"Da ciò che hai condiviso, emerge una persona determinata, pragmatica e orientata alla soluzione dei problemi. Ti caratterizzano una forte curiosità intellettuale e una propensione all'apprendimento continuo, soprattutto in ambiti tecnologici, linguistici e finanziari. Sei un utente esperto, attento ai dettagli e preciso nelle richieste, il che denota una grande capacità di pianificazione e organizzazione. Sei motivato da progetti concreti, ma con una chiara visione strategica: vuoi creare valore attraverso un approccio imprenditoriale, dimostrando creatività e un'attenzione particolare a ottimizzare ciò che hai a disposizione. Mostri interesse per l'innovazione, la privacy e la sicurezza, sia nei tuoi progetti personali che professionali. La tua attenzione per aspetti legali e fiscali suggerisce una mentalità che non lascia nulla al caso, cercando di tutelare te stesso e chi ti circonda."

L'AI di OpenAI ha dipinto il ritratto di un professionista "tech-savvy", con una mentalità imprenditoriale e una passione per l'innovazione. Interessante come abbia colto sfumature relative alla privacy, sicurezza e aspetti legali. Ma soprattutto .. sarà stata sincera oppure sarà stata addestrata per essere anche un po' compiacente?

Perplexity: l'onesto minimalista

In netto contrasto, Perplexity ha scelto la via della trasparenza totale:

"Mi dispiace, ma non ho alcuna informazione specifica su di te o sulla tua vita personale. Come assistente AI, non ho accesso a dati individuali degli utenti e non mantengo una memoria delle conversazioni passate..."

Claude: il diplomatico curioso

Claude 3.5 Sonnet ha adottato un approccio intermedio, combinando onestà con apertura al dialogo:

"Non ho abbastanza informazioni su di te per poter fare una valutazione personale, dato che questa è la nostra prima interazione. Non mantengo informazioni dalle conversazioni precedenti e ogni conversazione inizia da zero. Se vuoi, possiamo iniziare a conoscerci attraverso una conversazione. Cosa ti piacerebbe condividere di te?"

Un approccio che non solo ammette i propri limiti ma cerca anche di stabilire un dialogo costruttivo.

Lo Spettro delle Risposte: Un'Analisi

Questo trittico di risposte rivela uno spettro interessante nell'approccio delle AI all'analisi umana:

  • ChatGPT: si spinge verso un'analisi dettagliata e assertiva
  • Perplexity: mantiene una posizione di assoluta cautela
  • Claude: bilancia trasparenza e apertura al dialogo

Cosa ci insegna questo esperimento?

  1. Diversità di approcci: Ogni AI ha un proprio "carattere" nell'interfacciarsi con questioni personali
  2. Evoluzione dell'interazione: Dalla semplice analisi al tentativo di stabilire un dialogo autentico
  3. Etica e trasparenza: Emerge una crescente consapevolezza dei limiti e delle responsabilità delle AI
  4. Personalità artificiale: Ogni AI mostra una propria "personalità" nell'approccio alla comunicazione

Conclusioni

Questo esperimento non solo ci mostra come le AI stiano evolvendo in modi diversi nel loro approccio all'interazione umana, ma rivela anche quanto sia importante la trasparenza e l'onestà nelle interazioni uomo-macchina. Mentre alcune AI si sentono sicure nell'offrire analisi approfondite, altre preferiscono stabilire prima una base di comprensione reciproca.Per noi professionisti tech, questi insight sono preziosi: ci aiutano a comprendere meglio come le AI possano essere integrate nei nostri workflow, sempre tenendo presente i loro punti di forza, le loro limitazioni e, soprattutto, il loro potenziale nell'evoluzione della comunicazione digitale.E voi? Avete mai provato a chiedere a un'AI cosa pensa di voi? Quali sono state le vostre esperienze? La vostra AI preferita ha mostrato un approccio simile a uno di questi? Condividete nei commenti!

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