Guerra dei Dazi. La vostra azienda usa M365, AWS, Google Workspace o Apple? C'è da preoccuparsi?
📉 Nuovi dazi, multe record e tensioni commerciali potrebbero far esplodere i costi delle licenze software, del cloud computing e dei device aziendali. Per chi ha investito in questi brand, il rischio è altissimo.
Negli ultimi anni, migliaia di aziende in Europa hanno investito massicciamente su piattaforme digitali come Microsoft 365, AWS, Google Cloud e i dispositivi Apple, integrandoli nel cuore delle loro operazioni quotidiane. Una scelta dettata dalla necessità di innovare, scalare rapidamente e restare competitivi in un mondo sempre più digitale. Ma oggi, questo modello di dipendenza tecnologica potrebbe rivelarsi un rischio enorme.
Con le recenti tensioni commerciali tra Europa e Stati Uniti, si sta profilando all’orizzonte uno scenario inquietante: un’escalation di dazi e sanzioni che potrebbero colpire duramente proprio le tecnologie su cui molte imprese hanno costruito la propria infrastruttura IT.
Perché preoccuparsi?
1. Il rischio di aumenti folli sui costi delle licenze e dei servizi cloud
Se l’Europa dovesse rispondere alle politiche tariffarie degli USA con misure analoghe, tra i settori più colpiti potrebbero esserci i servizi digitali e il cloud computing. Questo potrebbe tradursi in:
- Un rincaro delle licenze Microsoft 365 (oggi già soggette a rialzi periodici)
- Un costo maggiorato per i servizi di AWS, su cui molte aziende basano la propria infrastruttura IT
- Aumenti sui servizi Google Cloud, rendendo più onerose le alternative
Per le aziende che già spendono cifre importanti per l’accesso a questi strumenti, un ulteriore incremento potrebbe significare una revisione forzata delle strategie IT, con costi imprevisti e impatti significativi sul budget.
2. Il caso Apple e la tempesta normativa
Le recenti indagini antitrust e le maxi-multe comminate dall’UE a colossi come Apple e Meta indicano che il clima regolatorio sta cambiando. In particolare:
- Apple rischia limitazioni e nuove regole sulle commissioni dell’App Store, che potrebbero riflettersi su costi più alti per le aziende che sviluppano e distribuiscono software attraverso la piattaforma.
- Nuovi regolamenti europei potrebbero rendere i dispositivi Apple ancora più costosi, penalizzando chi ha scelto di basare il proprio ecosistema aziendale su Mac, iPhone e iPad.
- L’integrazione tra software e hardware potrebbe essere soggetta a nuove restrizioni, creando problemi per chi ha strutturato il proprio business su soluzioni cloud-native basate su Apple.
3. Le possibili ritorsioni e la frammentazione digitale
L'ipotesi di guerre commerciali tra blocchi economici potrebbe tradursi in un futuro in cui l’Europa impone regole più severe sui servizi digitali americani. Questo potrebbe significare:
- Restrizioni o tasse speciali sulle soluzioni di cloud computing USA, rendendo più conveniente (o addirittura obbligatorio) migrare verso soluzioni europee alternative.
- Maggiori controlli e vincoli per le aziende che usano software e piattaforme americane, complicando la gestione della compliance e della sicurezza.
- Un’accelerazione verso un cloud sovrano europeo, che potrebbe costringere le aziende a rivedere interamente le proprie infrastrutture IT.
Cosa fare per proteggersi?
Non possiamo prevedere con certezza l’evoluzione di questa situazione, ma le aziende devono iniziare a pensare a strategie di mitigazione del rischio:
✅ Valutare alternative cloud europee per ridurre la dipendenza da AWS, Azure e Google Cloud.
✅ Diversificare i fornitori di software e hardware, evitando di concentrare troppo il proprio ecosistema su un singolo vendor.
✅ Monitorare attentamente le evoluzioni normative e tariffarie per anticipare eventuali impatti sui costi.
✅ Rivedere i contratti e le clausole di flessibilità con i principali fornitori IT per evitare di rimanere intrappolati in costi insostenibili.
L'innovazione e la digitalizzazione sono fondamentali per la crescita delle imprese, ma un'eccessiva dipendenza da pochi player globali può trasformarsi in un boomerang pericoloso.